La Russia costruirà la prima centrale nucleare dell’Asia Centrale in Uzbekistan

La Russia si prepara a costruire una piccola centrale nucleare in Uzbekistan, segnando il primo progetto di questo tipo nell’Asia Centrale post-sovietica. L’annuncio è stato fatto dal presidente uzbeko, Shavkat Mirziyoyev, durante un incontro con il presidente russo, Vladimir Putin, lunedì 27.

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Questo progetto nucleare rappresenta un traguardo significativo nella cooperazione tra i due paesi e nell’espansione dell’influenza tecnologica della Russia nella regione. Oltre a fornire energia, la centrale sarà un simbolo del potere tecnologico russo nei mercati asiatici emergenti, specialmente in un momento in cui l’Occidente intensifica le sanzioni contro Mosca.

L’accordo nucleare, una volta implementato, evidenzierà la capacità della Russia di esportare tecnologie avanzate e soluzioni energetiche al di fuori dei suoi confini tradizionali. Questo movimento strategico sottolinea la ricerca russa di nuovi mercati e partner, mitigando gli effetti delle restrizioni occidentali.

Oltre al progetto nucleare, la Russia si è impegnata a investire significativamente nello sviluppo economico dell’Uzbekistan. Putin ha annunciato la creazione di un fondo d’investimento congiunto, in cui la Russia contribuirà con 400 milioni di dollari su un totale di 500 milioni di dollari. Questo fondo sarà destinato a finanziare diversi progetti in Uzbekistan, rafforzando ulteriormente i legami economici tra i due paesi e promuovendo lo sviluppo regionale.

La costruzione della centrale nucleare e l’istituzione del fondo d’investimento sono passi strategici che illustrano la crescente collaborazione tra Russia e Uzbekistan. Questi progetti non solo rafforzano le relazioni bilaterali, ma posizionano anche l’Uzbekistan come un importante partner nella regione, beneficiando delle innovazioni tecnologiche e del supporto economico russo.

Durante la storica visita del presidente russo, Vladimir Putin, in Uzbekistan, il presidente uzbeko, Shavkat Mirziyoyev, ha annunciato un cambiamento significativo nella dinamica energetica regionale. Mirziyoyev ha espresso interesse ad acquistare più petrolio e gas dalla Russia, segnando una notevole inversione di decenni di pratica, in cui Mosca storicamente importava idrocarburi dall’Asia Centrale.

Questo cambiamento strategico riflette non solo l’evoluzione delle relazioni bilaterali, ma segnala anche una nuova fase nella cooperazione energetica tra i due paesi. Mirziyoyev ha descritto la visita di Putin come “storica”, sottolineando la sua importanza per il rafforzamento della partnership strategica globale e delle relazioni di alleanza tra le nazioni.

Da parte sua, Putin ha elogiato l’Uzbekistan come un “partner strategico e alleato affidabile” di Mosca, sottolineando la crescente interdipendenza tra i due paesi in vari settori, compresi energia e sicurezza regionale.

Uno dei principali punti di rilievo è stato l’accordo per la costruzione di una serie di reattori nucleari da parte del gigante statale russo Rosatom in Uzbekistan. Sebbene su scala minore rispetto ai piani precedenti, il progetto prevede l’installazione di fino a sei reattori nucleari con una capacità di 55 megawatt ciascuno. Questo accordo rappresenta un avanzamento significativo nella cooperazione nucleare tra i due paesi, diversificando il mix energetico uzbeko e rafforzando la sicurezza energetica regionale.

Attraverso questi accordi, la Russia riafferma il suo impegno per lo sviluppo economico e tecnologico dell’Uzbekistan, mentre l’Uzbekistan dimostra la sua volontà di rafforzare i legami con uno dei suoi principali partner strategici. Questi sforzi congiunti non solo stimolano il progresso economico ed energetico, ma contribuiscono anche alla stabilità e prosperità della regione nel suo complesso.

Le ex repubbliche sovietiche dell’Asia Centrale, note per la loro produzione di uranio, stanno ora avanzando verso l’energia nucleare come mezzo cruciale per potenziare le loro economie in crescita. Mentre l’Uzbekistan si prepara alla costruzione della sua prima centrale nucleare con il sostegno della Russia, il vicino Kazakistan, anch’esso produttore di uranio, attende un referendum nazionale prima di procedere con il proprio progetto.

Il presidente uzbeko, Shavkat Mirziyoyev, ha sottolineato l’importanza dell’energia nucleare per garantire la sicurezza energetica e lo sviluppo sostenibile, allineandosi con le pratiche adottate da molti paesi in tutto il mondo. Questo cambiamento strategico rappresenta un passo significativo per l’Uzbekistan, che da tempo riconosce la necessità di diversificare il proprio mix energetico per tenere il passo con la crescita economica.

Nel frattempo, approfittando dell’opportunità di reindirizzare le sue esportazioni di gas verso l’Asia, specialmente in mezzo ai conflitti con l’Occidente, la Russia ha fornito gas naturale all’Uzbekistan, rafforzando la sua posizione come partner energetico affidabile. Questo movimento non solo aiuta a soddisfare la crescente domanda interna di gas, ma evita anche possibili crisi energetiche nel paese.

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha espresso la prontezza ad aumentare ulteriormente i volumi di fornitura di gas, se necessario, sottolineando l’impegno della Russia nel sostenere la sicurezza energetica regionale.

Queste iniziative non solo rafforzano i legami tra i paesi dell’Asia Centrale e la Russia, ma hanno anche il potenziale di stimolare lo sviluppo economico ed energetico della regione nel suo complesso. Mentre queste nazioni avanzano verso una nuova era di diversificazione energetica e cooperazione regionale, si stanno posizionando per affrontare le sfide del futuro con resilienza e sostenibilità.

L’Uzbekistan e la Russia stanno rafforzando la loro partnership economica attraverso una serie di iniziative ambiziose che abbracciano vari settori chiave. Il presidente uzbeko, Shavkat Mirziyoyev, ha espresso il desiderio di aumentare le importazioni di petrolio russo, sottolineando la crescente interdipendenza tra i due paesi nel campo energetico.

Inoltre, i leader dei due paesi hanno sottolineato l’impegno congiunto a sviluppare grandi progetti nei settori minerario, metallurgico e chimico. Queste iniziative rappresentano un’opportunità significativa per stimolare la crescita economica e la diversificazione industriale dell’Uzbekistan, rafforzando allo stesso tempo i legami commerciali e di investimento con la Russia.

Nonostante le tensioni geopolitiche nella regione e oltre, l’Uzbekistan ha mantenuto stretti legami con Mosca, anche dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022. Sebbene il paese non abbia mai espresso un esplicito sostegno alle azioni militari russe in Ucraina, la sua cooperazione continua con la Russia riflette una politica pragmatica che prioritizza lo sviluppo economico e la stabilità regionale.

È importante notare che, nonostante i legami stretti con la Russia, i paesi della regione dell’Asia Centrale sono anche impegnati in progetti di cooperazione con l’Occidente, incluse iniziative per sviluppare rotte di trasporto merci che aggirano la Russia. Questo approccio equilibrato dimostra la ricerca dei paesi della regione di diversificare i partner e la volontà di promuovere lo sviluppo economico in un contesto geopolitico complesso.

Nel contesto internazionale in rapida evoluzione, la partnership tra Uzbekistan e Russia continua a svolgere un ruolo centrale nel promuovere lo sviluppo economico e la stabilità regionale nell’Asia Centrale.

Giulia Bianchi
Giulia Bianchi

Editrice presso InfoNTC dal 2024.

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