I cambiamenti climatici sono sempre più evidenti come un fattore di rischio significativo per la salute dei gruppi vulnerabili

Come evidenziato da un insieme completo di studi condotti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), recentemente pubblicati sul Journal of Global Health, eventi climatici estremi, come ondate di calore intense, inquinamento atmosferico exacerbato e disastri naturali come inondazioni e incendi boschivi, rappresentano minacce gravi e immediate per la salute di questi gruppi demografici.

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Le donne incinte affrontano un rischio aumentato di complicazioni di salute dovute ai cambiamenti climatici, con impatti che possono estendersi ai neonati. Inoltre, bambini, adolescenti e anziani sono soggetti a una serie di problemi di salute che vanno dalle malattie respiratorie ai disturbi cardiovascolari, exacerbati o innescati da eventi climatici estremi. Questi risultati sono il frutto di una collaborazione internazionale tra esperti dell’OMS e accademici di diverse discipline, sottolineando l’urgenza di azioni coordinate ed efficaci per mitigare gli effetti avversi dei cambiamenti climatici sulla salute globale.

La raccolta di studi, intitolata “Cambiamenti Climatici Lungo la Vita”, è uno sforzo globale per raccogliere prove scientifiche sugli impatti variabili dei cambiamenti climatici sulla salute, affrontando diverse fasi della vita. Questa collezione esamina da vicino eventi climatici estremi, come ondate di calore, inquinamento atmosferico e disastri naturali, come incendi boschivi e inondazioni.

Gli studi evidenziano in modo deciso che i cambiamenti climatici possono scatenare gravi complicazioni di salute, spesso con esiti fatali. Tuttavia, c’è una preoccupante sottovalutazione di questi rischi, specialmente tra i gruppi vulnerabili come bambini, anziani e donne in gravidanza. Queste scoperte sottolineano l’urgente necessità di riconoscere e affrontare gli impatti avversi dei cambiamenti climatici sulla salute umana, oltre ad attuare misure preventive e di adattamento per proteggere queste popolazioni a maggior rischio.

Gli autori degli studi hanno evidenziato che i parti prematuri si verificano più frequentemente durante periodi di ondate di calore, aumentando significativamente il rischio di mortalità infantile. Secondo l’OMS, ogni aumento di 1°C nella temperatura minima giornaliera sopra i 23,9°C è associato a un aumento fino al 22,4% del rischio di mortalità infantile.

Inoltre, i ricercatori hanno sottolineato che il calore estremo è direttamente correlato a un maggiore rischio di attacchi cardiaci e problemi respiratori negli anziani.

“Questi studi chiariscono che i cambiamenti climatici non rappresentano solo una minaccia futura per la salute; alcune popolazioni stanno già pagando un prezzo elevato”, ha affermato Anshu Banerjee, direttore della Salute e dell’Invecchiamento Materno, Neonatale, Infantile e Adolescente dell’OMS. “Sebbene la consapevolezza sui cambiamenti climatici sia aumentata, le misure per proteggere le vite delle persone a maggior rischio sono ancora molto al di sotto del necessario. Per raggiungere la giustizia climatica, è cruciale correggere urgentemente questa situazione.”

La collezione di studi evidenzia una serie di impatti specifici sulla salute fisica e mentale associati agli eventi climatici avversi, le temperature estreme sono legate a esiti avversi durante il parto, come nascite premature e morti natali, oltre a condizioni come ipertensione e diabete gestazionale durante la gravidanza. Le ondate di calore possono anche danneggiare la funzione cognitiva nei bambini e negli adolescenti, oltre ad aumentare il rischio cardiovascolare tra gli anziani.

L’inquinamento atmosferico aumenta la probabilità di ipertensione durante la gravidanza, basso peso alla nascita, parto prematuro e ritardi nello sviluppo cerebrale e polmonare del feto. Inoltre, aumenta il rischio di malattie respiratorie tra bambini e anziani.

I disastri naturali possono anche comportare impatti negativi sulla salute fisica e mentale, oltre ad aumentare il rischio di malattie gastrointestinali e malnutrizione dovute alla contaminazione dell’acqua e alla carenza alimentare causata da inondazioni e siccità. Gli incendi boschivi, a loro volta, possono intensificare i disturbi respiratori e le tasse di mortalità cardiovascolare nelle persone anziane.

L’OMS sottolinea che, sebbene i cambiamenti climatici possano influenzare l’intera popolazione, le conseguenze possono essere ancora più gravi per i gruppi vulnerabili che dipendono dall’accesso regolare ai servizi sanitari e al sostegno sociale, come neonati, anziani e donne in gravidanza.

“C’è un urgente bisogno di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, riducendo le emissioni di gas serra e rafforzando la resilienza climatica. Dobbiamo adottare misure specifiche per proteggere la salute in diverse fasi della vita e garantire la continuità dei servizi sanitari per coloro che sono a maggior rischio durante i disastri climatici”, afferma Anayda Portela, scienziata dell’OMS e autrice degli articoli.

Sulla base della raccolta di articoli, i ricercatori mirano ad assistere i governi nell’affrontare i rischi climatici e nella pianificazione di misure per mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici sulla salute. Secondo gli autori, attualmente c’è una carenza di misure adattate alle esigenze specifiche di donne, bambini, adolescenti e anziani, nonché di persone anziane che possono incontrare restrizioni di mobilità e cognizione.

I ricercatori sostengono che le misure dovrebbero includere la preparazione di sistemi di supporto all’infanzia, assistenza sociale ed educazione per affrontare eventi climatic

i estremi e aumenti di temperatura. Inoltre, sottolineano l’importanza di coinvolgere persone di tutte le età nelle azioni climatiche, al fine di creare comunità più resilienti e preparate ad affrontare le sfide dei cambiamenti climatici.

In ultima analisi, la raccolta di studi sottolinea la necessità urgente di un’azione coordinata e completa per affrontare gli impatti dei cambiamenti climatici sulla salute, specialmente per i gruppi più vulnerabili della società. I ricercatori sottolineano l’importanza di politiche e misure specifiche che tengano conto delle esigenze particolari di donne, bambini, anziani e altre popolazioni a rischio.

Per proteggere realmente la salute pubblica e promuovere la giustizia climatica, è essenziale che i governi e le comunità si impegnino nell’attuazione di strategie di mitigazione e adattamento. Ciò include azioni che vanno dalla riduzione delle emissioni di gas serra al rafforzamento della resilienza delle infrastrutture sanitarie e sociali.

Inoltre, è fondamentale un impegno congiunto per aumentare la consapevolezza sui rischi climatici e per abilitare le persone di tutte le età a impegnarsi in pratiche e politiche sostenibili. Solo attraverso un approccio olistico e inclusivo possiamo sperare di affrontare efficacemente le sfide della salute pubblica derivanti dai cambiamenti climatici e garantire un futuro più sano e sostenibile per tutti.

Giulia Bianchi
Giulia Bianchi

Editrice presso InfoNTC dal 2024.

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