Uso dell’Intelligenza Artificiale raggiunge il 72% delle aziende, rivela una ricerca

L’interesse per l’Intelligenza Artificiale (IA) è cresciuto notevolmente negli ultimi sei anni, influenzando sia gli individui che le organizzazioni. Nel 2024, l’adozione dell’IA da parte delle aziende ha raggiunto un impressionante 72%, un aumento significativo rispetto al 55% registrato nel 2023. Questo progresso dimostra la crescente fiducia e investimento delle aziende in questa tecnologia emergente.

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Le informazioni provengono dalla ricerca “The State of AI in Early 2024: Gen AI Adoption Spikes and Starts to Generate Value”, condotta dalla consulenza McKinsey & Company. Lo studio descrive il panorama attuale e le tendenze emergenti nel campo dell’IA, evidenziando come le aziende stiano sempre più integrando soluzioni di intelligenza artificiale nelle loro operazioni per migliorare l’efficienza, ridurre i costi e innovare nei prodotti e servizi.

Parallelamente all’aumento generale dell’adozione dell’IA, anche la tecnologia dell’IA generativa (Gen AI) ha registrato una crescita sostanziale. Nel 2023, il 33% delle aziende utilizzava la Gen AI, ma questa percentuale è salita al 65% nel 2024. Questa crescita riflette il potenziale trasformativo dell’IA generativa in vari settori, dalla creazione di contenuti all’automazione di processi complessi.

La ricerca di McKinsey sottolinea che l’aumento dell’uso dell’IA e della Gen AI sta generando valore tangibile per le aziende. Le organizzazioni che hanno adottato queste tecnologie hanno riportato miglioramenti significativi nell’efficienza operativa e nell’innovazione, oltre a vantaggi competitivi sul mercato.

Questo scenario di rapida evoluzione tecnologica indica che l’IA continuerà a essere un fattore cruciale per il successo aziendale nel prossimo futuro, man mano che sempre più aziende riconoscono ed esplorano i benefici offerti da queste tecnologie avanzate.

Secondo uno studio recente della Randstad, il 65% delle aziende ha aumentato i propri budget per l’intelligenza artificiale (IA). I giganti della tecnologia come Microsoft e Amazon stanno guidando questa corsa all’innovazione nel settore, con investimenti significativi in progetti ambiziosi.

Microsoft, per esempio, sta intraprendendo un progetto monumentale che potrebbe costare fino a 100 miliardi di dollari, inclusa la costruzione di un supercomputer di intelligenza artificiale in collaborazione con OpenAI. Nel frattempo, i risultati ottenuti da Amazon dimostrano chiaramente l’impegno delle aziende nello sfruttare i benefici dell’IA.

Lo studio di Randstad rivela anche che i settori delle industrie avanzate e dei beni di consumo e vendita al dettaglio stanno allocando una porzione minore dei loro budget digitali all’IA. Al contrario, i segmenti dell’energia, dei materiali e della tecnologia sono in prima linea, ricevendo circa il 20% dell’investimento totale delle aziende.

Questo significativo aumento degli investimenti nell’IA evidenzia l’importanza crescente che le aziende attribuiscono a questa tecnologia emergente, riconoscendone il potenziale per promuovere l’innovazione, migliorare l’efficienza operativa e ottenere vantaggi competitivi sul mercato.

L’uso dell’IA analitica si è rivelato altamente benefico, secondo gli intervistati dello studio. Essi hanno indicato che l’implementazione di questa tecnologia generalmente comporta una riduzione dei costi operativi e un aumento delle entrate, soprattutto nei settori del marketing e delle vendite. Inoltre, l’IA ha svolto un ruolo significativo nell’ottimizzazione delle spese per le risorse umane.

Alex Singla, partner e co-leader globale di QuantumBlack, ha osservato che, nel 2024, l’IA generativa non è più una novità. Secondo lui, quasi due terzi degli intervistati nella ricerca hanno riferito che le loro organizzazioni utilizzano regolarmente l’IA generativa. Questo numero rappresenta quasi il doppio di quanto constatato in una ricerca precedente condotta solo dieci mesi prima. Questa rapida adozione e integrazione dell’IA indicano la sua crescente importanza ed efficacia nell’ambiente aziendale contemporaneo.

McKinsey ha rivelato che l’imprecisione e la violazione della proprietà intellettuale stanno emergendo come rischi sempre più rilevanti associati all’uso dell’IA generativa (Gen IA) da parte delle organizzazioni. Alcune aziende hanno già affrontato implicazioni negative derivanti da queste sfide in qualche momento del loro percorso.

Lareina Yee, partner e presidente del Technology Council di McKinsey, ha enfatizzato l’importanza di un approccio responsabile sin dall’inizio dell’implementazione dell’IA. Ha sottolineato che le organizzazioni devono stabilire principi chiari sull’uso della Gen IA e implementare protezioni adeguate per garantire la sua applicazione sicura ed etica.

Inoltre, i leader globali hanno espresso preoccupazioni sulla possibilità di una riduzione significativa della forza lavoro umana con l’adozione generalizzata dell’IA. Junior Borneli, CEO di StartSe, ha analizzato che i licenziamenti di massa verificatisi negli ultimi anni potrebbero essere direttamente collegati all’aumento dell’uso di questa risorsa da parte delle aziende. Queste preoccupazioni sottolineano la necessità di un dialogo continuo e di misure proattive per mitigare i potenziali impatti negativi dell’IA sul mercato del lavoro.

L’analisi di McKinsey ha identificato che l’imprecisione e la violazione della proprietà intellettuale stanno diventando rischi sempre più presenti nel contesto dell’uso dell’IA generativa da parte delle organizzazioni. Ci sono stati casi in cui alcune aziende hanno affrontato conseguenze negative derivanti da queste sfide durante il loro percorso.

Lareina Yee, partner e presidente del Technology Council di McKinsey, ha sottolineato l’importanza di adottare un approccio responsabile sin dall’inizio dell’implementazione dell’IA. Ha evidenziato che le organizzazioni devono stabilire principi chiari sull’uso della Gen IA e implementare misure di protezione adeguate per garantire la sua applicazione in modo sicuro ed etico.

Parallelamente, i leader globali hanno espresso preoccupazioni sul possibile impatto negativo dell’adozione generalizzata dell’IA sulla forza lavoro umana. Junior Borneli, CEO di StartSe, ha suggerito che i licenziamenti di massa verificatisi negli ultimi anni potrebbero essere direttamente correlati all’aumento dell’uso di questa risorsa da parte delle aziende. Queste preoccupazioni evidenziano l’importanza di un dialogo continuo e dell’implementazione di misure proattive per mitigare i potenziali impatti negativi dell’IA sul mercato del lavoro.

Queste sfide evidenziano la necessità urgente di un approccio attento e collaborativo nell’integrazione dell’IA nelle pratiche commerciali. È fondamentale che le aziende non solo riconoscano i benefici potenziali dell’IA, ma anche siano consapevoli dei rischi associati e adottino misure robuste per mitigarli.

Il dialogo tra leader aziendali, esperti di tecnologia e legislatori è essenziale per sviluppare politiche e regolamentazioni adeguate che promuovano l’uso etico e responsabile dell’IA. Inoltre, investimenti continui in educazione e formazione sono cruciali per preparare i professionisti a lavorare insieme ai sistemi di IA e massimizzare il loro potenziale in modo sostenibile.

Affrontando queste questioni in modo proattivo e collaborativo, le aziende possono trarre il massimo vantaggio dai benefici dell’IA, proteggendo al contempo gli interessi delle parti coinvolte e mitigando i rischi potenziali. Il futuro dell’IA è promettente, a condizione che sia costruito su una solida base di etica, trasparenza e responsabilità.

Giulia Bianchi
Giulia Bianchi

Editrice presso InfoNTC dal 2024.

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